Immagine generata da Bard L'aloe vera, pianta dalle mille virtù conosciuta fin dall'antichità, offre un succo ricco di proprietà benefiche per la salute. Esploriamo insieme i suoi segreti e scopriamo perché il succo di aloe vera può diventare un prezioso alleato per il tuo benessere. Un concentrato di proprietà antinfiammatorie e digestive Il succo di aloe vera è un vero toccasana per l'organismo, grazie alla presenza di composti bioattivi come vitamine, minerali, enzimi e polisaccaridi. Le sue proprietà antinfiammatorie aiutano a contrastare irritazioni e infiammazioni a livello del sistema digerente, alleviando disturbi come gastrite, reflusso gastroesofageo e sindrome dell'intestino irritabile. Benefici per la digestione Favorisce la regolarità intestinale: il succo di aloe vera stimola la peristalsi, facilitando il transito intestinale e contrastando la stitichezza. Lenisce le mucose: grazie alla sua azione emolliente, riduce l'irritazione delle pareti ...
Piccole dimenticanze non devono spaventare. È solo il cervello che toglie ciò che ritiene superfluo. Oggi il nostro cervello è sommerso di stimoli. In parte la colpa è della tecnologia, o meglio dell'uso che ne facciamo. Agire in "automatico" sulle cose da svolgere nel quotidiano, non genera memoria, anzi sono sempre tante le ricerche che mostrano come l'essere impegnati su più fronti ha effetti negativi sulla capacità di ricordare, sulla concentrazione e sulle prestazioni cognitive in generale.
C'è anche il disturbo da distrazione
L'interferenza della tecnologia, che ci porta a dedicare la nostra attenzione a più cose contemporaneamente, è un fenomeno recente. Ma già ha fatto nascere uno specifico disturbo: si tratta dell'Attention Deficit Train (ADT), un calo di attenzione dovuto alla continua distrazione. È stato calcolato che oggi siamo distratti da fattori esterni circa ogni 3 minuti e ci vogliono in media 23 minuti per riprendere il filo da dove è stato lasciato. Attenzione al multitasking (tendenza a fare più cose contemporaneamente) perché stanca i "Neuroni".
Meglio il disegno che il cruciverba
La memoria non si sforza fino al limite, ma si allena. Come per i muscoli ci vuole l'allenamento giusto. Imparare lunghe liste di parole, solo per fare pratica è inutile. Anche i cruciverba alimentano un sapere fine a se stesso. Meglio orientarsi ad attività che stimolano la creatività, espandendo la possibilità di creare collegamenti, non razionali ma di significato che diventano l'impalcatura della nostra capacità mnemonica. Arte, disegno, recitazione e persino il ballo sono più utili per la memoria delle parole crociate.
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