La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo. Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata.
Piccole dimenticanze non devono spaventare. È solo il cervello che toglie ciò che ritiene superfluo. Oggi il nostro cervello è sommerso di stimoli. In parte la colpa è della tecnologia, o meglio dell'uso che ne facciamo. Agire in "automatico" sulle cose da svolgere nel quotidiano, non genera memoria, anzi sono sempre tante le ricerche che mostrano come l'essere impegnati su più fronti ha effetti negativi sulla capacità di ricordare, sulla concentrazione e sulle prestazioni cognitive in generale.
C'è anche il disturbo da distrazione
L'interferenza della tecnologia, che ci porta a dedicare la nostra attenzione a più cose contemporaneamente, è un fenomeno recente. Ma già ha fatto nascere uno specifico disturbo: si tratta dell'Attention Deficit Train (ADT), un calo di attenzione dovuto alla continua distrazione. È stato calcolato che oggi siamo distratti da fattori esterni circa ogni 3 minuti e ci vogliono in media 23 minuti per riprendere il filo da dove è stato lasciato. Attenzione al multitasking (tendenza a fare più cose contemporaneamente) perché stanca i "Neuroni".
Meglio il disegno che il cruciverba
La memoria non si sforza fino al limite, ma si allena. Come per i muscoli ci vuole l'allenamento giusto. Imparare lunghe liste di parole, solo per fare pratica è inutile. Anche i cruciverba alimentano un sapere fine a se stesso. Meglio orientarsi ad attività che stimolano la creatività, espandendo la possibilità di creare collegamenti, non razionali ma di significato che diventano l'impalcatura della nostra capacità mnemonica. Arte, disegno, recitazione e persino il ballo sono più utili per la memoria delle parole crociate.
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