La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo. Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata.
Nell'addome si trovano 1 chilo e 600 grammi di batteri e ben l'80% delle difese immunitarie. La nostra pancia comanda la nostra energia, la nostra immunità, il nostro umore. Ecco perchè, per vivere meglio e a lungo, bisogna prendersene cura ogni giorno. Come? Ad esempio, impariamo a cucinare e a bere di più. Bisogna evitare i fritti e non dobbiamo cuocere i cibi a più di 120°C. I carboidrati e proteine, sottoposti alle alte temperature si trasformano in sostanze che alzano il livello d'infiammazione intestinale. Optate per una cottura delicata, al vapore o in acqua. Evita di mangiare le parti nere della pizza cotta a legna o ben cotta, cibi troppo grigliati e le patate cotte al forno troppo croccanti. Sarebbe benefico alzarsi da tavola con un senso di fame: un piccolo spazio libero nello stomaco e nell'intestino dà ossigeno al microbiota, evitando i ristagni di scorie e cibo fermentato. Il nostro microbiota (intestino) è ghiotto di cibi come: frutta fresca e secca ricca di fibre, semi oleosi, legumi, ortaggi croccanti e insalate amare. Fra i 100 Trilioni di batteri da cui è composto, dobbiamo alimentare soprattutto quelli "buoni". Nella dieta dei centenari, gli zuccheri raffinati e i cibi ricchi di proteine (carne rossa) e il formaggio sono mangiati con cautela, solo nelle grandi occasioni (feste e cerimonie importanti). Fa eccezione il pesce che, essendo ricco di acidi grassi polinsaturi (Omega 3) ha un'azione protettiva e ricostituente sulla parete intestinale.
Fattori che danneggiano l'ecosistema intestinale
Per aiutare i nostri amici batteri che sono i guardiani della salute dobbiamo cambiare le abitudini quotidiane, cercando di modificare la dieta alimentare, troppo ricca di cibi acidificanti perchè i zuccheri raffinati, carni rosse, salumi, grassi animali, sale, alcolici formano nell'intestino un ambiente che ostacola la crescita e lo sviluppo dei batteri "buoni" e nutre quelli "cattivi". Anche bevande e cibi ghiacciati provocano a livello intestinale degli sbalzi termici che potrebbero accendere fenomeni infiammatori che alterano la flora batterica. Anche lo stress, intenso e prolungato, produce nell'intestino il 90% della serotonina che circola nel corpo. La serotonina è un importante neurotrasmettitore che regola lo stato d'animo: in situazioni di stress, la produzione di serotonina diminuisce e questo provoca un aumento della permeabilità enterica di 4 volte superiore al normale. Lo stress, in pratica, forma dei "buchi" nell'intestino e lo indebolisce. Fare un eccessivo utilizzo di farmaci in particolare: la penicillina, ma anche il cortisone, presi in modo massiccio e per lunghi periodi, rendono più permeabili le pareti intestinali. Gli antibiotici, aumentano i batteri "buoni" e alterano la comunicazione fra il microbiota e il sistema immunitario, favorendo l'emergere di infezioni provocate da germi resistenti, inattaccabili dai farmaci.
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