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Nuovo superfood: la Chufa

La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo.  Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata. 

Biodisponibilità degli ingredienti nei gelati "antiage": un'analisi critica

I gelati "antiage" sono una categoria di prodotti alimentari che si propone di contrastare i segni dell'invecchiamento cutaneo grazie all'aggiunta di specifici ingredienti. Tra questi, troviamo:

  • Collagene: una proteina che dona struttura e compattezza alla pelle.
  • Acido ialuronico: una molecola che trattiene l'acqua e idrata la pelle.
  • Antiossidanti: come vitamine C ed E, che combattono i radicali liberi e lo stress ossidativo.
  • Peptidi: piccole proteine che stimolano la produzione di collagene e di elastina.

Tuttavia, la biodisponibilità di questi ingredienti in un gelato è un fattore chiave da considerare per la loro reale efficacia. La biodisponibilità indica la quantità di un nutriente o di un composto che viene assorbito dall'organismo e che può quindi raggiungere i siti d'azione.

Fattori che influenzano la biodisponibilità:

  • Struttura chimica dell'ingrediente: la forma molecolare e la dimensione possono influenzare l'assorbimento.
  • Composizione del gelati: la presenza di altri ingredienti può interferire con l'assorbimento di alcuni composti.
  • Processo di digestione: alcuni ingredienti possono essere degradati durante la digestione, riducendone l'assorbimento.

Nel caso dei gelati "antiage":

  • La matrice del gelati (gelato, acqua, grassi) può ostacolare l'assorbimento di alcuni ingredienti.
  • Il processo di digestione può degradare alcuni peptidi e proteine, rendendoli meno biodisponibili.
  • La bassa temperatura del gelati può influenzare la solubilità di alcuni composti.

Considerazioni finali:

  • L'efficacia dei gelati "antiage" nel contrastare i segni dell'invecchiamento cutaneo è ancora oggetto di dibattito.
  • La biodisponibilità degli ingredienti "antiage" in un gelati è limitata da diversi fattori.
  • Sono necessari ulteriori studi per valutare l'effettiva efficacia di questi prodotti.

Consigli:

  • Se si desidera utilizzare i gelati "antiage" come parte di una strategia anti-invecchiamento, è importante scegliere prodotti di alta qualità con ingredienti ben documentati.
  • È consigliabile associare l'utilizzo di questi prodotti ad altri approcci, come una dieta sana, l'esercizio fisico e la protezione solare.
  • È importante consultare un dermatologo per ottenere una valutazione personalizzata e consigli mirati.

In conclusione, la biodisponibilità degli ingredienti nei gelati "antiage" è un fattore importante da considerare per la loro reale efficacia. È importante essere consapevoli dei limiti di questi prodotti e utilizzarli in modo consapevole, associandoli ad altri approcci per la cura della pelle.

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