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Nuovo superfood: la Chufa

La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo.  Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata. 

Smoothie Detox (latte di riso)

Ingredienti: 1 gambo di sedano 1 pezzetto di zenzero 1/2 mela bio completa di buccia 1/2 mezza tazza di latte di riso Preparazione: centrifugare lo zenzero, il sedano, la mela e il latte di riso. Ottenuto un composto omogeneo, bere a digiuno appena alzata.

Peeling alla Birra

Si sa che la birra migliora la grana della pelle, donando un colorito uniforme e luminoso. Per attivare il ricambio cellulare, ogni 7 giorni, si può applicare sul viso un maschera peeling a base di birra. Per ottenere la maschera, schiacciare 3 fragole mature in una ciotolina e aggiungere 1-2 cucchiaini di birra in base alla consistenza che si vuole raggiungere. Applicare sul viso massaggiando sulla pelle con piccoli e delicati movimenti circolari, lasciando agire per 15 minuti e poi risciacquare con acqua tiepida. La caratteristica di questo peeling è dovuta dal fatto che le fragole contribuiscono, insieme alla birra, a toglier via le impurità e le cellule morte, stimolando la rigenerazione cellulare. 

Nuovo superfood: la Chufa

La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo.  Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata. 

Tisana depurativa per il fegato

Una tisana indicata in caso di affaticamento occasionale del fegato è quella depurativa. Le piante utilizzate migliorano la funzione e il metabolismo delle cellule epatiche, facilitando l'eliminazione delle tossine. Gli ingredienti sono: 30 grammi di carciofo 30 grammi di radice di bardana  20 grammi semi di anice 10 grammi di foglie di menta 10 grammi radice di liquirizia È possibile farsi confezionare la miscela in erboristeria. Per preparare la tisana basta mettere 1 cucchiaino della miscela in una tazza di acqua, fare bollire 5 minuti e lasciare in infusione 10 minuti. Bere lontano dai pasti. 

Gemmoterapia

Gemme, boccioli e germogli si trasformano in rimedi naturali dalla grande forza ringiovanente. I germogli sono ciò che la natura ha di più fresco, giovane e anche di più potente. Circoscritta in queste piccole formazioni vegetali, dalle quali avranno origine fiori, rami e foglie, vi è la forza vitale delle piante stesse. In mezzo tra la fitoterapia e l'omeopatia con la quale sfrutta il sistema di diluizione, c'è la gemmoterapia, nata dagli studi di Pol Henry (medico) negli anni '50 che usa per ottenere i propri rimedi solo vegetali allo stato embrionale.  

Il caffè

Lo dice la scienza: il caffè è 5 volte antiage! I responsi di alcuni studi clinici hanno evidenziato la capacità di questa bevanda in particolare quella di difendere il nostro organismo. Per anni il caffè è sempre stato accusato si sovraccaricare cuore e cervello, ora ha un suo posto tra gli elisir di lunga vita. Merito dei nuovi studi che ne confermano i benefici e ne consigliano massimo 3 tazzine al giorno. Un gruppo di ricercatori canadesi dell'Istituto di Ricerca Krembil presso la University Health Network e dei dipartimenti di Chimica e Medicina dell'Università di Toronto, nel Novembre 2018, ha pubblicato una ricerca su Frontiers in Neuroscience, dimostrando che i composti chimici provenienti dalla tostatura del caffè (i felinindani) hanno la capacità di impedire alle proteine tau e beta - amiloide di deformarsi e generare grovigli, i cui accumuli nel tessuto celebrale sono associati a patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. 

La Pasta Iper-Proteica

L'origine principale delle paste sono i carboidrati, ma in commercio esistono delle paste proteiche realizzate con lo scopo di far perdere peso. Generalmente sono fatte con una miscela di un composto di farina di grano duro e proteine di soia ricavate da piselli e albume (il bianco) di uova disidratato, altra origine di proteine di alto valore biologico. La differenza dei valori nutrizionali rispetto alla tradizionale pasta è notevole: per 100 grammi di pasta la quantità di carboidrati si abbassa a 33 grammi (contro i 65 della pasta tradizionale e ai 45 di quella di legumi) mentre le proteine salgono a quasi 50 grammi (contro i 13 della pasta tradizionale e i 22 grammi di quella di legumi). La pasta iper-proteica è un prodotto pensato particolarmente per aiutare nella fase intensiva dei regimi dimagranti, possono essere consumati anche la sera, senza paura di ingrassare.