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Nuovo superfood: la Chufa

La chufa, di origine spagnola, è un minuscolo tubero. La sua caratteristica principale è quella di diminuire i livelli di colesterolo, contrastare lo stress e fortificare le difese immunitarie dell'organismo.  Ha un dolce sapore di nocciola. La si può sgranocchiare a merenda oppure è possibile prepararne una bevanda rivitalizzante. Per la bevanda (l'horchata de chufa) basta frullare una tazza di tuberi di chufa precedentemente messi in ammollo per 24 ore (cambiando un paio di volte l'acqua) con 4 bicchieri di acqua bollente. Filtrare il liquido con una garza alimentare, aggiungere un pizzico di sale, la cannella, alcune gocce di stevia e miscelare. Questa bevanda, oltre ad essere buona bevuta fredda, la si può consumare come spuntino di metà giornata. 

La memoria perde colpi? Ti vuole bene!

Piccole dimenticanze non devono spaventare. È solo il cervello che toglie ciò che ritiene superfluo. Oggi il nostro cervello è sommerso di stimoli. In parte la colpa è della tecnologia, o meglio dell'uso che ne facciamo. Agire in "automatico" sulle cose da svolgere nel quotidiano, non genera memoria, anzi sono sempre tante le ricerche che mostrano come l'essere impegnati su più fronti ha effetti negativi sulla capacità di ricordare, sulla concentrazione e sulle prestazioni cognitive in generale.  C'è anche il disturbo da distrazione L'interferenza della tecnologia, che ci porta a dedicare la nostra attenzione a più cose contemporaneamente, è un fenomeno recente. Ma già ha fatto nascere uno specifico disturbo: si tratta dell'Attention Deficit Train (ADT), un calo di attenzione dovuto alla continua distrazione. È stato calcolato che oggi siamo distratti da fattori esterni circa ogni 3 minuti e ci vogliono in media 23 minuti per riprendere il filo da

Per il mal di schiena: la cura c'è e non è un farmaco

Il miglior analgesico contro il dolore alla schiena, soprattutto se ritorna spesso, è il movimento. Così si vince la memoria del dolore e il movimento risulta anche l'unico modo per cancellare ogni sofferenza muscolare che il cervello collega alla stessa, quando compare il male. Quindi non resta che "riprogrammarsi". Come? Il cervello si crea delle "mappe" per ogni cosa che noi facciamo, quindi è necessario cambiare la mappa creata dal dolore, con una nuova. In questo caso bisogna formare nuove abitudini che sostituiscono quelle precedenti e può essere utile l'aiuto di un fisioterapista che imposti un programma in cui porti alla guarigione del dolore stesso. Fare movimento è la miglior maniera di prevenire il dolore osteoarticolare e per evitare che si presenti di nuovo. Praticare regolarmente attività fisica evita che mal di schiena diventi cronico. Bisogna eliminare il fattore paura. È bene scegliere lo sport più adatto a ogni tipo di mal di schiena. 

L'intestino, il vero motore della giovinezza

Nell'addome si trovano 1 chilo e 600 grammi di batteri e ben l'80% delle difese immunitarie. La nostra pancia comanda la nostra energia, la nostra immunità, il nostro umore. Ecco perchè, per vivere meglio e a lungo, bisogna prendersene cura ogni giorno. Come? Ad esempio, impariamo a cucinare e a bere di più. Bisogna evitare i fritti e non dobbiamo cuocere i cibi a più di 120°C. I carboidrati e proteine, sottoposti alle alte temperature si trasformano in sostanze che alzano il livello d'infiammazione intestinale. Optate per una cottura delicata, al vapore o in acqua. Evita di mangiare le parti nere della pizza cotta a legna o ben cotta, cibi troppo grigliati e le patate cotte al forno troppo croccanti. Sarebbe benefico alzarsi da tavola con un senso di fame: un piccolo spazio libero nello stomaco e nell'intestino dà ossigeno al microbiota, evitando i ristagni di scorie e cibo fermentato. Il nostro microbiota (intestino) è ghiotto di cibi come: frutta fresca e sec

Sua maestà: il carciofo

Il carciofo aiuta a rimettere in movimento l'ingranaggio disintossicante del fegato, alleggerendolo dalle scorie immagazzinate. Famosi da sempre nelle medicine tradizionali per le loro proprietà depurative, i carciofi sono dei preziosi alleati di reni e fegato, gli organi responsabili dello smaltimento delle tossine. Nei primi mesi dell'anno è bene inserire nell'alimentazione quotidiana queste piccole gemme depurative e diuretiche, in grado di ripulire l'intestino dalle scorie. Mangiare carciofi ogni giorno, in inverno, aiuta anche a curare un fegato intossicato da troppi grassi e a ripristinare le sue funzioni depurative e metaboliche. Gli effetti sono incredibili: si tolgono le tossine, si diminuisce la circonferenza addominale, si pone rimedio a stravizi alimentari ed eccessi di alcol. La pelle si depura e diventa più luminosa ed elastica. Il carciofo è il migliore detox naturale!

Vegetali Gialli

Qualsiasi vegetale giallo, se viene cotto, aumenta il suo effetto antiage. Non è affatto vero che cuocere i cibi (anche le verdure) si penalizza sempre l'assorbimento dei nutrienti. Se in qualche caso è vero che la cottura neutralizza il contenuto di alcune sostanze come la vitamina C, in altro il calore aiuta a potenziare e a sfruttare meglio specifici nutrienti. È il caso dei vegetali di colore giallo, rosso e arancione (carote, zucca, peperoni, pomodori) ricchi di carotenoidi antiossidanti. Va preferita una cottura moderata, non aggressiva: al vapore o in padella per pochi minuti.  

Maschera antiage ai Mirtilli

Ingredienti: 1 tazzina di mirtilli freschi 1 cucchiaio di olio di oliva 1 cucchiaio di farina di avena 2 cucchiaini di succo di melagrana Preparazione: frullare fino a ottenere un composto omogeneo i mirtilli, l'olio di oliva, la farina di avena e il succo di melograna. Si applica il composto sulla pelle del viso, evitando il contorno occhi, lasciando in posa 15-20 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida. È sufficiente una applicazione a settimana per avere una pelle luminosa, liscia ed elastica, perfettamente idratata. 

Consigli sugli oli essenziali

In caso di dubbi sull'uso degli oli essenziali è meglio consultare un erborista, un naturopata o un aromaterapeuta esperti. Si raccomanda sempre di scegliere oli essenziali di ottima qualità, biologici o biodinamici, controllando che sull'etichetta siano riportate tutte le informazioni previste dalla normativa europea in materia di etichettatura degli oli essenziali.